Riapertura rottamazione quater per i decaduti

Per i contribuenti decaduti dalla c.d. rottamazione-quater è stata prevista la riammissione alla misura. La disposizione è stata introdotta nell’ambito della legge di conversione del Decreto Milleproroghe (Dl 202/2024, legge 15/2025), pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 24 febbraio 2025.

1. Chi può essere riammesso?

La riammissione riguarda esclusivamente i contribuenti che avevano aderito alla rottamazione-quater ma sono decaduti per mancati, insufficienti o tardivi versamenti. Non si tratta di una nuova sanatoria aperta a tutti, bensì di una seconda opportunità per chi aveva già fatto richiesta e poi non ha rispettato il piano di pagamento.

2. Modalità di adesione e scadenze

  • La domanda deve essere presentata esclusivamente in via telematica entro il 30 aprile 2025.
  • Il pagamento può avvenire:
    • In un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025.
    • In massimo 10 rate, con la prima in scadenza il 31 luglio 2025 e l’ultima il 30 novembre 2027.
  • Si applica un tasso di interesse del 2% annuo sulle somme dovute, a partire dal 1° novembre 2023.

3. Benefici della riammissione

I contribuenti riammessi potranno nuovamente usufruire delle agevolazioni previste dalla rottamazione-quater, evitando:

  • Azioni di riscossione come pignoramenti e ipoteche.
  • Maggiorazioni dovute a sanzioni e interessi di mora.
  • La condizione di morosità fiscale.

4. Effetti della riammissione

La riammissione comporta la sospensione di:

  • Termini di prescrizione e decadenza.
  • Obblighi di pagamento derivanti da precedenti dilazioni.
  • Nuove procedure esecutive e iscrizioni di ipoteche.

Tuttavia, se si omette il pagamento anche solo di una rata (oltre i 5 giorni di tolleranza), il contribuente perde nuovamente i benefici e il debito viene ripristinato con tutte le sanzioni e gli interessi.

Conclusione

Questa misura rappresenta un’importante opportunità per i contribuenti decaduti dalla rottamazione-quater, consentendo loro di regolarizzare la posizione fiscale ed evitare azioni di riscossione. Tuttavia, è fondamentale rispettare le scadenze e i pagamenti previsti, per non incorrere nuovamente nella decadenza.

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